Votes taken by Zoy.

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    Hey ho! Non Sono sparita.. ho dei preparativi in corso e un sacco di appuntamenti concentrati queste settimane 😮‍💨 but torno presto
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    ETA 36| Titolare Zvs, personale scolastico Hogwarts| Licantropo/occlumante

    Licantropo


    E' normale alla loro età essere così vispi e attivi.
    Zoya soffocò un sorriso e quasi volle maledirlo con lo sguardo. La donna era però troppo buona e con uno spirito materno così grande da non poter mai pronunciare le parole che per un attimo le affollarono la mente: vorrei che fosse più tranquilla, vorrei che fosse anche meno attiva alle volte e che mi facesse dannare di meno.
    Ma Zoya amava la piccola Sejal così come era e non si era mai pentita di averla presa con sè poco più di un anno prima. Erano successe così tante cose in quel tempo che la donna non aveva mai avuto un momento per sè per darsi una pacca sulla spalla o anche solo capire che quello che faceva era molto. Tendeva a svalutarsi, la strega, e forse alle volte avrebbe dovuto solamente sentirlo da un'altra bocca.
    La russa faceva parte di quella branca di persone che si addossavano colpe nonostante non facessero assolutamente parte di loro. Un esempio lampante era stato il naufragare del suo matrimonio. Quando la notizia aveva scombussolato la sua vita, Zoya si era data una sola motivazione: era una donna in carriera con due figli a carico che le assorbivano anche l'anima e il suo ruolo da mogliettina perfetta era stato messo in secondo piano. In parte era così ma dall'altra, il Signor Evans non aveva afflitto alla sua compagna la colpa. Semplicemente il loro amore si era assopito, un po' come un ghiro. Solamente che non poteva essere risvegliato a differenza dell'animale.
    Mandato già il groppo la sua vita era migliorata. E lei sapeva benissimo il motivo solamente che non voleva pensarci più di tanto poichè la felicità era scemata per mano della stessa persona che gliel'aveva anche tolta.
    Aveva tolto la felicità a lei, la quiete in casa Stojnov e aveva aizzato suo figlio Oliver contro di lei. Allo stesso modo, la gratitudine di aver ritrovato la primo genita e di aver finalmente messo insieme il puzzle di una famiglia distrutta, era venuta a mancare. Anastasya la odiava.
    C'erano differenti modi di pensarla e nonostante la sua terapia stesse proseguendo, una parte di Zoya non era convinta di avercela quasi fatta.
    Pesando a tutto ciò osservò il mago avanzare verso la bambina di colore e il suo sorriso si allargò un poco di più quando il contorno dell'uomo fu leggermente illuminato dalla luce solare che filtrava - in quel momento- attraverso il fogliame degli alberi che sovrastavano le loro teste e che contornavano il Serpentine Lake. Il mago, nonchè amico d'un tempo, non era cambiato di molto con l'avanzare dell'età; i suoi ribelli riccioli erano sempre vaporosi e lucidi, mentre lo sguardo squadrato si era appena appena accentuato forse a causa della stanchezza o per aver perso qualche chilo.
    Zoya l'aveva sempre conosciuto con quella fattezza e non l'aveva mai visto differente. Anche il suo modo di camminare e di porsi pacato era rimasto indifferente. Quei particolari la facevano sentire giovane, quasi come se il tempo non fosse mai trascorso.
    Uh-Uh fece Sejal dondolandosi appena dopo aver udito il commento.
    Un attimo di esitazione precedette un quesito che fece avvampare la donna Sicuro di chiamarti Christopher?
    Zoya la trattene per la spalla come ad smorzare altre domande non pertinenti, nel frattempo annuì e sorrise all'invito.
    Che ne dici, Sejal? Il tuo panino al cioccolato sta aspettando di esser mangiato ed è la giornata perfetta per bere un succo al The Swan Non sapeva se la bambina ricordava quel nome però il piccolo bar informale era proprio a due passi dall'uscita dal parco.
    Ti ringrazio Chris.. veniamo volentieri.. inoltre mi devo sdebitare.

    Un'alzata di spalle precedette il dito che indicava il cancello.
    A due passi dall'uscita saremo lì, spero che siano già utilizzabili le panche all'aperto, forse il sole ci sarà ancora per qualche ora.

    Si avviarono così verso la cancellata, un po' come ai tempi di scuola quando dovevano percorrere la via di ritorno dalle serre oppure uscire dall'ampio arco di pietra in direzione della zona al di là del capanno del guardiacaccia.
    Sejal stava fra di loro, alle volte saltellava in avanti e altre si bloccava per aspettarli.
    La richiamò un paio di volte una volta che sbucarono sull'asfalto.
    Davanti a loro poco dopo si mostrò un classico bar con pasticceria in stile londinese, l'insegna bianca e spessa recitava il nome pronunciato in precedenza.
    Zoya fece cenno ai due di precederla mentre osservava con interesse la piccola siepe appena potata e dei vasi di fiori alti quanto lei.
    Una volta preso posto Sejal si perse in una cantilena scolastica mentre dondolava le gambe sulla panca.
    Mi dispiace per aver disturbato la tua quiete oggi pomeriggio. Forse non era così che volevi passare il tuo tempo. Sospirò, mentre una cameriera arrivava con un piccolo bloc notes e una penna azzurrina. Spero non aver rivoluzionato i tuoi programmi...
    La risposta l'aveva già ricevuta col suo invito ma Zoya volle sottolineare che non le era piaciuto doverlo scomodare.
    Sono cambiate molte cose dall'ultima volta che ci siamo visti..
    La ragazza li interruppe e lei ordinò un doppio caffè per lei con una zolla di zucchero e un succo di ananas per la bambina.
    Precisamente.. non ricordo nemmeno l'ultima volta...
    Aggrottò la fronte cominciando a rovistare nella sua memoria; si Chris aveva solo vaghi ricordi al diploma e credeva di non aver scambiato nemmeno mezza lettera con lui dopo aver lasciato la scuola.
    Le loro strade si erano divise e Zoya aveva dovuto affrontare i suoi errori.
    Come un lampo a ciel sereno Zoya ricordò un aneddoto che li aveva visti interessati: Christopher l'aveva incontrata una sera dopo il banchetto serale a cui lei non aveva preso parte; l'aveva seguita per mezzo castello per farsi dire cosa l'allarmava e alla fine lei aveva sputato il rospo: il suo sangue era malato e Zoya era spaventata.
    «Parlato»
    Malata intendo che seppe di esser un licantropo. Quella sera Zoya glielo confidò -durante una crisi di panico-essendo la prima persona con cui scambiò una chiacchiera dovendo recarsi alla torre Corvonero a quell'ora.

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    CITAZIONE (°Bastian° @ 1/4/2024, 21:52) 
    PG: Bastian A. Mayer
    Cosa state cercando: dunque dunque dunque, non muovo questo bell'uomo qui da una vita e devo riprenderci la mano. Vi avviso che a volte sembra scemo ma giuro che non lo è - nonostante i calzini improponibili. Perciò in attesa di riprendere la sua storyline con Nora (avevamo anche un'idea carina, chissà che non la proponiamo qui) ve lo posso lanciare per una role. Al momento ne prendo una sola, altrimenti non ci sto dentro. Ed i pg maschili sono un po' (tanto) fuori dalla mia comfort zone. Vi lancio due idee.
    - Bevuta con qualche pg vecchio compagno di Hogwarts o degli anni da Tiratore Scelto, a ricordare i tempi andati come gli anziani (ormai ha quasi più l'età da whiskey che da birra), guardando cantieri e (s)parlando male di cosa si è combinato della vita e delle ex mogli/ex mariti.
    - Lavorativa se avete pg complessati che sta seguendo o ha seguito con colloqui magipsicologici. Anche adolescenti se l'ambientiamo nelle vacanze di Pasqua.
    In entrambi i casi buttiamola sul leggero e divertente, please, che altrimenti non ce la posso fare e sono reduce da una quest con il morto sull'altro gdr dove gioco.

    Se invece vi interessa ruolare con la mia adorabile ed educatissima #ironia Auror-Licantropo fatemelo sapere e ci accordiamo appena mi viene approvata la scheda di Amaranta.

    Besitos.

    Io con this pg 😚
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    Licantropo


    tumblr_inline_p0z2v37HCZ1ro4fjb_540Non aveva avuto modo di catalogare quegli scatoloni fuoriusciti dalla sua borsa non più grandi di un centesimo e poi incantati per tornare alla loro forma e dimensione originaria.
    Si guardò intorno sbuffando e mettendo le mani sulle anche ondeggiando appena sulla punta delle scarpe.
    Era tardi, per mettersi a sballare il tutto e sistemare con cura tutti quelli ingredienti nelle dispense scolastiche dell'aula di pozioni. Aveva dato parola al docente, suo collega, che per la settimana prossima avrebbe avuto tutto il carico promesso e gli armadi della stanza di alchimia - umida, angusta e poco soleggiata - sarebbero stati riforniti in previsione di una lezione molto importante.
    Rimarrò più a lungo domani oppure arriverò in anticipo si promise la strega guadagnando mentalmente del tempo per finire quel lavoro.
    Erano ormai le diciannove e un quarto, in accordo col suo ex marito sarebbe rimasta quella sera per cena al castello e si sarebbe allontanata verso le ventuno sul grande ponte di pietra per scomparire verso il quartiere londinese dove la sua villetta benestante sarebbe apparsa spenta e silenziosa ai suoi occhi.
    La felicità, quella intensa e bramosa, aveva lasciato da mesi quella casa e Zoya, nonostante avesse messo i cocci insieme e cercasse di proseguire una vita normale senza alcuna mancanza, sentiva che quelle pareti non erano state più le stesse da quando lui era partito. Chissà dove si ripeteva la strega deglutendo. Con un gesto della mano scacciò quelle perenni domande per non deprimersi e poi infilò la giacca lunga fin oltre il ginocchio per incamminarsi nel corridoio che avrebbe portato alla Sala Grande.
    Camminò con sguardo sicuro verso il fondo della sala, alcuni suoi colleghi erano già arrivati e stavano parlottando fra loro. Accennò ad un sorriso al docente di erbologia e poi prese posto nella seggiola massiccia a fianco ad una vuota. Allungò il collo cercando invano chi mancava, nel preciso istante in cui alette di pollo dorate comparivano su enormi vassoi fra gli studenti, seguiti da un classico "Oh". Nonostante fossero abituati alle presentazioni cibarie che gli elfi fornivano ai vari pasti, alle volte si stupivano ancora.
    Ho visto che è stato trafugato un tomo.. giunse al suo orecchio quella frase da sinistra.
    Zoya si voltò verso il bibliotecario che con occhi spavaldi e sguardo indagatore perlustrava a distanza le tavolate come a scorgere una risposta fra i presenti che si abbuffavano.
    Ho trovato della cera a terra.. aggiunse poi con voce pacata in direzione del professore più vicino che lo stava ascoltando.
    Mentre Zoya si allungava verso di loro col collo per partecipare alla conversazione il docente di incantesimi fece capolino dietro la sua spalla.
    Salve Yuri
    lo salutò con un sorriso educato, Zoya ruotando appena verso di lui. Temevo non ti unissi a noi per cena.. confessò.
    Fece spazio con la sedia, che involontariamente era finita più in là del dovuto.
    Tutto bene?

    Soffermò lo sguardo sul suo ciuffo ribelle di un castano intenso.
    Si vocifera di un furto..
    aggiunse lei prima di voltarsi di nuovo verso il gruppetto del personale scolastico.
    Yuri Mortimer
    «Parlato»
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    Benveeee 🤘
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    Zoya lo guardò con gli occhi lucidi di preoccupazione ma anche di assoluto assenso: certamente lo avrebbe aiutato lo avesse trovato in quella situazione. Zoya non sapeva se dopo gli studi Christopher si fosse sposato o avesse avuto figli, però un po' fantasticava sul fatto che fosse un padre di famiglia. Magari avrebbero avuto del tempo per aggiornarsi; oltre i ricordi scolastici avrebbero avuto moltissimo di cui parlare.
    La strega annuì mormorando un altro ringraziamento col cuore e poi con sguardo attento e ricercatore perlustrò la zona intorno a loro tralasciando il cespuglio protagonista di quella vicenda.
    Si incamminarono nel parco dando le spalle al laghetto circoscritto, cercando silenziosamente la minuta figura di Sejal: codine sbarazzine, maglietta colorata e carnagione leggermente scura.
    Le iridi azzurrine della donna si allargarono seguendo il dito biancastro del guaritore: puntava una bambina che istantaneamente provocò un sussulto di felicità e tranquillità in lei.
    E' lei!
    Esclamò con voce squillante Zoya. I suoi passi accelerarono per poi voltarsi in segno di scusa ma anche di gratitudine verso Christopher, avvolto nel lungo giubbotto perfetto per la stagione.
    Grazie Christopher!

    Fece cenno con la mano di seguirla e di non preoccuparsi.
    È iperattiva, non molto socievole con gli adulti ma non scapperà vedendoti
    il suo sguardo si allargò in un sorriso e così dicendo si avvicinò a lei che l'aveva riconosciuta a distanza.
    La testolina scura di Sejal si mosse insieme ai suoi passi piccoli ma rapidi in sua direzione.
    Zoya! Dov'eri?

    La strega si limitò a sorriderle evitando di sgridarla in pubblico: non era quel genere di genitore che strillava per ogni cosa, semmai ne avrebbe parlato con calma una volta a casa. In sostanza la filosofia di Zoya evitava alti decibel e metodi arcani. Non le riusciva benissimo con la gestione di Oliver. Oramai avrebbe dovuto smetterla di sperare che sarebbe migliorato ma il suo spirito da mamma perfetta e paziente la faceva di continuo pensare e credere di migliorare se stessa per ottenere un effetto migliore.
    Ti stavo cercando rispose Zoya con voce calma e si chinò su di lei sistamendole una codina sfatta. Si spostò di lato e lasciò che la figura del mago si mostrasse a lei che tacque all'istante osservandolo minuziosamente.
    I suoi occhi scuri si soffermarono sul volto dai lineamenti marcati, sulla pelle chiara e sui riccioli che contornavano sul suo volto sconosciuto. Lo sguardo della bambina indugiò, avvicinandosi a Zoya in quel momento in piedi fra i due.
    Lui è Christopher, un amico dai tempi di scuola.. non diede informazioni sul mondo magico e continuò Avanti presentati la incitò sfiorandole la schiena con il palmo aperto.
    Sejal titubante si avvicinò all'uomo alzando il mento verso la sua altezza.
    Mormorò il suo nome e continuò a osservarlo con curiosità alle volte piegando il capo verso la spalla.
    La strega avrebbe atteso di vedere la loro presentazione e si sarebbe poi sdebitata per aver disturbato la sua quiete, chissà quante cose avrebbero avuto modo di raccontarsi dopo quegli anni passati a proseguire le loro vite.
    Sapeva benissimo che il Crowford conosceva la sua azienda alchemica famosa in tutto il mondo magico, probabilmente si sarebbe stupito di apprendere che finalmente era riuscita ad avere anche un posto al castello, suo sogno fin da studentessa.
    «Parlato»
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    Benvenuta dramafriend ❤️
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    Zoya boccheggiò, indicando col mento il cespuglio dove le pareva di aver visto Sejal scomparire. La bambina babbana era solita correre e nascondersi ma non aveva mai lasciato Zoya di punto in bianco in quel modo.
    Scusami..
    ripeté tirandosi in piedi e passando lo sguardo più volte da lui al fogliame.
    Grazie..
    mormorò con disattenzione allungando il collo oltre di lui e puntando qualsiasi piccolo movimento.
    La strega era allarmata.
    Io.. credevo di averla vista sparire qui dentro
    indicò il cespuglio. Ma credo di essermelo sognata a questo punto. Constatò che l'apertura fra i rametti era troppo piccola per fare si che una bambina di sette anni ci entrasse con facilità.
    Dentro di lei serpeggiava una strana sensazione: se Sejal si fosse imbattuta in qualche maldestro e poco carino incantesimo che l'aveva catapultata altrove?
    Difficile da capire e da risolvere, ancora più assurdo spiegarlo ad una bambina che di magia non sapeva nulla.
    Annuì alla sua offerta di aiuto, si sarebbe sdebitata a dovere e con educazione qualora la faccenda si fosse risolta con lieto fine.
    Si voltò udendo uno schiamazzo ma si trattava solamente di un gruppetto di bambini accompagnati dalle loro madri.
    Deglutì e si mosse di qualche passo guardando a trecentosessanta gradi ponendo il palmo sopra gli occhi.
    Capelli scuri.. codine..
    aggiunse qualche dettaglio per aiutare Christopher nell'identificarla. T-shirt viola..
    I suoi occhi azzurri si possono su una figura lontana i cui contorni non erano ben messi a fuoco a quella distanza.
    Credo..
    strizzò le palpebre e fece un cenno al Crawford che avrebbe controllato.
    «Parlato»
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    Licantropo


    tumblr_inline_p0z2v37HCZ1ro4fjb_540I parchi reali di Londra erano la meta preferita di Sejal, non v'era verso di farle cambiare idea se oramai aveva deciso di andarci.
    Zoya la guardò tamburellare annoiata la matita colorata sul tavolo con lo sguardo che perlustrava la stanza. Qualsiasi cosa era più interessante dei compiti assegnati dalle Maestre della scuola babbana. Sejal aveva cominciato a regolarsi dopo un percorso abbastanza doloroso presso il centro della signorina Padme Lears. Il suo tempo con lei era stato prezioso ma non era ancora stata fissato il suo ultimo appuntamento; la bambina aveva registrato un crollo emotivo molto pesante quando il suo "compagno" era scomparso da quella villetta quieta e apparentemente perfetta di Gateshead. Zoya aveva provato sulla sua pelle cosa significava perdere il padre o meglio, detestare quella persona che fino ad un attimo prima rivestiva un ruolo elevatissimo nel suo cuore da bimba. Così, la strega era stata la prima a cogliere nel comportamento della figlia adottiva segni che riconducevano ad una sofferenza estrema e che ,non fossero stati trattati da chi di competenza, sarebbero diventati un grosso problema da risolvere.
    Sejal alternava momenti di ribellione ad altri in cui era completamente tranquilla.
    Ti ho preparato un panino col cioccolato sussurrò in sua direzione, gli occhi azzurri e ampi che cercavano quelli scuri della piccola. Se finisci quel che ti manca andremo al Serpentine lake così le labbra di Sejal si piegarono in un sorriso e l'attenzione fu rivolta subito verso la madre.
    Va bene, Zoya rispose lei e la donna incassò un'altra dolorosa sconfitta. Dovrei esserci abituata si consolò, ma la realtà era un'altra. Non lo sopportava.
    Le cose un giorno sarebbero cambiate, la bambina l'avrebbe chiamata mamma e lei avrebbe spesso di elemosinare il suo affetto.
    Chiuse la merenda dentro lo zainetto insieme ad una bibita zuccherata e poi annodò i capelli scuri sulla nuca della bambina.
    Sejal aveva tracciato una linea colorata sul riquadro assegnato con una velocità esagerata e lo aveva richiuso con un trillante Uh-uh.
    Una volta che le due si ritornarono nei pressi di Hyde Park la bambina sfrecciò a ampi passi e saltelli nel verde, cercando di sporcarsi più che poteva.
    Avvistati un paio di scoiattoli serpeggiò fra degli alberi dal grosso tronco e Zoya, qualche passo più indietro camminava lentamente nella stradicciola asfaltata del parco.
    Si guardò intorno notando alcune coppie passeggiare parlottando a bassa voce, alcune persone rilassate sulle panchine presenti e degli uccelli sfiorare la superficie del Serpentine. Sospirò cercando di rilassarsi anche lei e godersi quella passeggiata pomeridiana nel parco inglese senza farsi sopraffare dai pensieri: Anastaya e Oliver, soprattutto. Doveva cercare un modo per avvicinarli e trovare un punto di incontro.
    La bambina urlò felice e ricomparve da dietro un tronco sbucciato.
    Ci sono un sacco di scoiattoli oggi! Abbiamo le noccioline?

    Zoya annuì ed estrasse un sacchetto marrone dalla sua borsa.
    Sejal prelevò con una certa estasi una nocciolina dal sacchetto e si avvicinò piegandosi sulle caviglie qd uno scoiattolo fermo proprio ad un passo da loro.
    L'animale le squadrò ed annusando curioso si avvicinò alle dita della bambina. Con uno scatto agguantò il bottino e sparì lasciando Sejal a bocca aperta. Incapace di trattenersi si gettò al suo inseguimento superando una panchina in cui un uomo leggeva. Zoya proseguì quietamente con lo sguardo sulla testina mora e di tanto in tanto osservava il verde che a Londra preannunciava la primavera.
    Un altro!
    Urlò Sejal cambiando direzione, Zoya ci diede poco peso e si limitò a sostare nei pressi di una siepe i cui boccioli erano ancora chiusi.
    E' gigante!
    Zoya aggrottò la fronte cercandola con lo sguardo curioso, prima di uscire uno strano fruscio e rumore di passi su terriccio. Qualcosa era appena sparito entro una siepe a pochi metri da lei e l'ultima cosa che vide erano le scarpe di Sejal che sparivano nello stesso punto.
    Allarmata ad ampie falcate si avvicinò alla siepe aperta in un punto urlando Sejal! Esci di lì!
    Nella sua mente varie domande sovrastavano pensieri e congetture.
    Sicuramente non era un cane fu il primo pensiero ovvio di Zoya. Qui ad Hyde Park cosa ci fa un..
    Un rumore di passi la distrasse.
    Il suo battito accelerò chiedendosi cosa doveva dire ad un babbano qualora dal cespuglio fosse uscito un animale magico.
    Oh.. fece poco dopo rilassandosi poco a poco. Buongiorno Chris i suoi occhi passarono subito al cespuglio. Meh. Mi saprebbe piaciuto chiederti come stai ma.. adesso si piegò con affanno per vedere se nel buco qualcosa si muoveva. Devo cercare mia figlia.. l'hai visto anche tu..?!
    Christopher e lei si conoscevano dalla scuola, sicuramente avrebbe desiderato reincontrarlo in altre circostanze ma quel pomeriggio non si stava rivelando rilassante come era sua idea quando uscirono di casa.
    «Parlato»
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    CITAZIONE (Liara @ 12/3/2024, 15:55) 
    Nuova pg, player usata. Sarà divertene giocare ancora insieme ;)

    Ho capito 😀 come sono contenta di ribeccarti, avendo avuto molto gioco insieme ammetto che mi mancava .sono disponibile
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    CITAZIONE (Giadì @ 12/3/2024, 12:46) 
    Ben ritrovata dear 🩵
    Non vedo l’ora di tornare a giocare v.v

    Abbiamo qualcosa in sospeso io e te
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    Buongiornissimo (ah no)
    Forse ci conosciamo o forse no.
    Non importa. Comunque sono leggermente arrugginita causa casini della vita in corso e poco tempo ma credo di rispolverare un pg storico che aimē si è arenato nella sua esistenza travagliata.
    Poi magari cambio idea. il che è probabilissimo 😂

    Ciao a tutti intanto 😉
12 replies since 25/1/2022
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