Votes given by Zoy.

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    42 YO | MAGIPSICOLOGO | VEGGENZA/OMNISCENTE VISIVO

    HALFBLOOD WIZARD


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    Parliamone.
    Il genere di esordio che mai avrei usato con uno dei miei assistiti. Buono per quei colleghi che si sentivano arrivati ed utilizzavano l’approccio più asettico che si possa immaginare: qui la scrivania, laggiù a tre metri la sedia, come si sente a riguardo.
    No.
    Sorvolando sul fatto che le norme di sicurezza dell’ormai famosa pandemia avevano sempre parlato di numero uno metri, quello era il peggior modo per approcciare qualcuno che giungeva a te Magipsicologo con il chiaro bisogno di esternare questioni in sospeso.
    Però parliamone.
    Del mio piede ad esempio, che procedendo io a tentoni nella semi oscurità mattutina, era finito sopra ad un blocco delle costruzioni di Bryony. Un pezzo formato maxi di plastica pura e durissima color fuschia - come diceva mia figlia –, perché anche i mattoncini promuovevano la parità di genere. Facendo del sessismo puro una strategia di marketing, ma – che dire…
    Lo stronzo era evidentemente sopravvissuto al riordino della sera prima, ed ora mi fissava soddisfatto dal pavimento. Sfidandomi a trattenere tutti i santi, che in quel momento facevano a gara per uscire dalla mia bocca. Un risolino acuto nell’ombra, e vidi che Nora mi fissava dal suo lato del letto, il corpo morbido ancora avvolto da lenzuola sotto le quali sarei rimasto volentieri. Reclinai la testa di lato, inumidendo appena il labbro inferiore, le braccia conserte a meditare la giusta dose di vendetta: « Oggi ho a colloquio la tua migliore amica, che ha detto di salutarti tanto »
    Non era mai corso buon sangue tra Nora Norton e Zoya Stojnov, anche se la mia compagna aveva suggerito alla pozionista di parlare con qualcuno che potesse aiutarla ad affrontare la sua tempesta emotiva. In modo da evitare che il suo stato si riflettesse nelle rinomate pozioni che la Stojnov commercializzava anche in campo medico.
    Uhm…
    Non me l’aveva messa esattamente così, Nora. Ad essere sinceri mi aveva praticamente ordinato di fare qualcosa per non che i colleghi del San Mungo, sapendo che stava con un Magipsicologo, le rompessero ancora le palle. Dato che anche i Guaritori ospedalieri si rifornivano spesso dalla famosa pozionista, il calcolo era stato piuttosto semplice. E la vendetta della mia ragazza, quel mattino, non tardò a manifestarsi.
    « Adoro tua figlia. Non serve credere nel karma quando hai Bryony che fa disordine, e quello è la chiara dimostrazione che l'Universo già sapeva che avresti detto un’eresia »
    Dio, l'amavo!
    Per il modo con cui mi teneva testa; per il modo grazie al quale era entrata a far parte della mia vita. Incrociando due destini che più passava il tempo e più io ritenevo essere stati fatti per incontrarsi.

    La seguii con gli occhi, mentre si alzava dal letto, si dirigeva verso la cabina armadio e ci si tuffava dentro: « Scommetto che la tirerà per le lunghe così andrai in ritardo con gli appuntamenti e farai tardi. Proprio stasera che Bryony dorme dal suo amichetto del cuore… »
    Non feci in tempo a chiedere se era il bambino con il nome improponibile che Nora riemerse con un sospiro enfatico e qualcosa pieno di merletti e trasparenze appoggiato addosso.
    « Avevo anche comprato questa graziosa guêpiére »
    Una gocciolina di sudore partì dalla nuca e scese giù lungo tutta la mia spina dorsale, mentre quella parola mi scivolava addosso come qualcosa di molto piacevole. Perché il francese doveva rendere sempre tutto così tremendamente porno, cazzo?! Ed io odiavo il francese, schifavo il francese, ma quella roba era un maledetto bussstino - detto esattamente così, con la tripla s – con il reggicalze. E per quanto trovassi eccitante Nora anche nelle sue tute e nei pigiamoni invernali che sapevano di casa e coccola, ero appena stato investito da un'onda di pensieri da uomo etero basic.
    « Oh, ma se non ti piace la porto indietro »
    Col cazzo.
    « Nononono, ehi ehi, ehi, vieni un po’ qua, tu »
    L'attirai a me, stringendola e beandomi subito del contatto fra il suo seno morbido ed il mio petto. Mordendo appena quelle labbra che avevano replicato con ancora più impertinenza di quanta ce ne avessi messa io. Pensando non solo che quel capo così sfizioso le sarebbe durato poco addosso, ma anche che forse non avrei occupato del tempo a toglierglielo. Dio Merlino, l’idea di rimirarla sopra di me con addosso quel corsetto ad evidenziare la forma del seno mi stava già mandando fuori di testa.
    « Sei crudele » soffiai al suo orecchio, giocando con una ciocca di capelli.
    Qualcosa prese a tirare.
    A parte la becera ovvietà del caso, avevo realmente sensazione di qualcosa che stesse tirando. Abbassando lo sguardo individuai la figuretta di Bryony appiccicata alla mia gamba come una bertuccia dispettosa.
    « Papooo! Stanley vuole i waffles da colazione! »
    « Stanley eh?! »
    Era, quello, il nome dello zouwu di pezza di mia figlia. Faceva le fusa e scuoteva la criniera se lo accarezzavi, ed era chiaro che Bryony lo usasse come espediente per sperare di vedere realizzati i suoi desideri. Quel mattino le andò bene. Nora appoggiò il mento sulla mia spalla soffiando sulla mia pelle una parola che suonava tanto come karma.


    Fantasticare sulla sfrontatezza delle tette di Nora sollevate dalla guêpiére mi rese straordinariamente sopportabile la visione del primo colloquio. Scenario: coppia strega madre + strega figlia; la prima pompava l’erede per vivere attraverso di lei i successi che non aveva mai raggiunto di persona; la seconda soffriva di ansie da prestazioni allucinanti. Come darle torto.
    Ed urlavano.
    Come Augurey.
    O come Banshee, scegliete voi. Non ricordavo un singolo colloquio in cui avessero parlato civilmente ed in cui io non fossi arrivato a massaggiarmi le tempie. Emicrania a palla per il sottoscritto tra tre… due… uno... Qualcuno bussò discretamente alla porta, e la zazzera corta color grigio platino della segretaria – una strega super sprint che a sessant’anni suonati portava giacche maculate con uno stile invidiabile – sbucò da dietro lo stipite. Puntò il dito verso di me, ma non ebbe bisogno neanche di chiedere se volevo un caffè.
    Ormai lo sapeva.
    Soprattutto dopo quelle due.
    Passò direttamente oltre, puntando l’indice verso di me: « Doppio, nero, bollente e senza zucchero? »
    Dio, si! Ti prego! Caffeina! Stavo morendo.
    « Ah, la signora Stojnov è in anticipo ed è già qui »
    Le feci il chiaro gesto di time-out dopo essermi ustionato la lingua con un sorso di espresso. Quella rise ed uscì dallo studio chiudendosi la porta alle spalle; dai brusii intuii che si fosse messa ad intrattenere la strega a suon di chiacchiere.

    Dalla finestra, invece, giungevano i rumori ovattati del piccolo quartiere magico di Inverness, ed io mi persi a contemplare il meraviglioso pattern del selciato stradale mentre sorseggiavo il mio caffè. Un probabile gufo planò così vicino ad un anziano mago in mantello da spaventarlo e fargli quasi perdere l’equilibrio. Magro come uno sputo aveva ondeggiato avanti ed indietro per un po’, per poi sollevare il suo bastone al cielo. Mi chiesi se fosse solo anziano rancore o se il volatile avesse lasciato le proprie deiezioni sulla mantella del mago. Il mio studio, intanto, era tornato neutro. Incantato per mettere a suo agio gli assistiti, esso induceva uno stato di tranquillità sensoriale. L'umanità era divisa in tre grandi gruppi relativi alla comunicazione, a seconda del senso preferenziale: visivo, uditivo e cinestetico – relativo a tatto, gusto ed olfatto.
    Palle. Palle grosse come una casa.
    Uno, perché gli individui puri al 100% erano molto, molto rari - tutti a sostenere di essere degli Uditivi perché si diceva fossero in netta minoranza e quindi faceva dannatamente figo. Secondo, perché se era vero che ognuno di noi aveva delle preferenze su come porsi e come imparare, non era vero che queste corrispondessero sempre al miglior risultato ottenibile da una determinata circostanza. Era uno dei tanti falsi miti che circolavano sul cervello (come quello che vuole che utilizziamo soltanto il 10% di esso, o che la dominanza dell'uno o dell'altro emisfero possa influire sulla personalità). Ed ecco perchè lo studio era stato incantato per indurre un rilassamento sensoriale completo e personalizzato.
    Una tonalità di luce per la vista.
    Un sottofondo sonoro per l’udito.
    Un odore per l’olfatto.
    Un improvviso sapore nell'aria e sulle labbra per il gusto.
    Una consistenza del pavimento o della poltrona, per il tatto.
    Non sapevo mai a priori cosa potesse venire fuori da un individuo, e la gente che arrivava a me non aveva idea di questa capacità del luogo. Era importante la sorpresa; la reazione; che io ero in grado di cogliere nel dettaglio mentre sembravo completamente affaccendato in tutt'altre cose. Era importante sentire eventuali commenti, perché una risposta genuina a qualcosa di inaspettato ed ignoto diceva già parecchio su una persona.
    « Zoya. Si accomodi »
    Nonostante la conoscessi ormai da un paio d’anni non avevo mai accettato di cedere all'idea di darci del tu.
    Non esisteva.
    Passare a chiamarla per nome invece che signora Stojnov era per me sufficiente ad abbattere certe barriere. E l’ultima volta l’avevo lasciata con una massima importante su cui riflettere: “Quando mi accetto così come sono, allora posso cambiare".
    Un paradosso, apparentemente.
    In effetti ero curioso di sapere che ne pensasse.


    Zoy. ecco a te. Lui e così, è sempre stato così ed anche dopo mesi di fermo mi causa flussi di coscienza completamente casuali. Mi sono presa la libertà di inventarmi un po' di cose sulle caratteristiche magiche dello studio di Bastian. Se non hai capito qualcosa tranquilla, non ho la più pallida idea di cosa io abbia scritto, YAY!

    « Parlato Bastian »
    « Parlato Nora »
    « Parlato Bryony »
    « Parlato segretaria dello studio »
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    38 YO | GUARITORE | ELEMENTALE TENEBRE; TRACCIATURA

    MAGO


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    - E' normale alla loro età essere così vispi e attivi. -
    Il mago provò un'enorme senso di sollievo nel vedere Zoya ricongiungersi finalmente con Sejal.
    Annuì alle parole della donna con un leggero movimento della testa, mentre lei gli spiegava come la bambina fosse particolarmente iperattiva e al tempo stesso, però, schiva verso gli estranei.
    Christopher ricordava gran ben poco della sua infanzia; era sempre stato un bambino fin troppo tranquillo, solitario e taciturno al tempo dell'orfanotrofio. Rispettava le regole dettate dal personale di quella struttura per evitarsi qualunque forma di problema, e quando fu adottato, purtroppo, era già abbastanza grandicello. Restando per troppo tempo all'interno di quelle mura si era perso moltissime cose, tappe importanti della sua vita che però aveva avuto modo di rivivere in qualche assieme a suo figlio. Perché il giovane Crawford, rispetto al padre, sin dalla tenera età si era dimostrato un vulcano di energia sempre pronto a mietere guai in giro da un momento all'altro. Temperamento che con l'andare degli anni si era un minimo quietato.
    - Lieto di conoscerti Sejal, hai un bellissimo nome. -
    Si mosse dal punto dov'era rimasto immobile fino a quel momento, avanzando poi di alcuni passi verso la piccola.
    - Io sono Christopher , e come ha detto la tua mamma sono un suo vecchio amico di scuola. -
    Accompagnò quelle parole con un sorriso spontaneo e presentandosi a sua volta.
    Si sentì osservato, dalla ragazzina, come se stesse studiando minuziosamente i lineamenti del volto del guaritore. Ci stava un po' di titubanza da parte sua, ed era una reazione del tutto normale e comprensibile anche perché era la primissima volta che si vedevano e conoscevano.
    - Stavo pensando ad una cosa. -
    Spostò lo sguardo verso Zoya.
    - Se non avete altri impegni vi va di prendere qualcosa ? Scegliete pure voi il posto, o se ne avete uno in particolare vi seguo volentieri. -
    Avanzò una semplice proposta di prendere qualcosa da qualche parte, nulla di troppo impegnativo, sempre se la Stojnov non aveva altri programmi in agenda.
    Gli sembrò un modo carino per mitigare un pochino quello spavento, oltre che per riuscire a scambiare quattro chiacchiere con una vecchia amica che non vedeva da un bel pezzo perché, sicuramente, entrambi avevano molto da raccontare.
  3. .


    38 YO | GUARITORE | ELEMENTALE TENEBRE; TRACCIATURA

    MAGO


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    Christopher si era abbassato a controllare nel punto esatto indicato da Zoya, ed anche lui, poté constatare che il passaggio in questione era fin troppo piccolo e stretto perché qualcuno potesse effettivamente passarci.
    E quando si tirò su, in posizione eretta, gli fu impossibile non notare la preoccupazione stampata sul volto della donna.
    Capiva perfettamente il suo stato d'animo, la perenne sensazione che potesse accadere qualcosa di brutto ai propri figli da un momento all'altro. Che potessero essere costantemente in pericolo quando si allontanavano più del dovuto.
    - Possibile che abbia fatto solo finta di sparire qui dietro ? Magari si è messa a correre nella direzione opposta. -
    Detto ciò, il guaritore si ritrovò a scuotere per un momento la testa.
    - Non mi devi ringraziare, penso che se mi fosse successa la stessa cosa mi avresti aiutato allo stesso modo. -
    Se i ruoli quel giorno fossero stati invertiti, probabilmente anche lei avrebbe fatto lo stesso nell'offrirgli una mano nel momento del bisogno.
    - Forse ... -
    Alcuni schiamazzi da parte di un gruppetto di ragazzini catturarono la sua attenzione. Osservò per un momento la comitiva non molto distante da loro, ma nessuno di questi era vestito come la figlia di Zoya. O quanto meno, nessuno rispecchiava la descrizione fornita dalla Stojnov.
    - Dammi un secondo, provo a chiedere se magari l'hanno vista in giro. -
    Gli venne la malsana idea di chiedere se magari avessero visto la bambina aggirarsi nei paraggi, ma le risposte che arrivarono furono del tutto negative. Un inutile buco nell'acqua.
    - Niente nemmeno loro, proviamo più avanti ? -
    L'unica soluzione rimasta era quella di continuare a cercare per conto loro.
    Il mago avrebbe fatto cenno alla donna di seguirlo, camminando poi per qualche metro e proseguendo sempre dritto, prestando attenzione ad ogni singolo sprazzo verde che incontravano e mantenendo costantemente alta l'attenzione.
    - Lì! -
    Improvvisamente si arrestò, quando in lontananza vide una figura minuta. La stessa che anche Zoya sembrava aver notato.
    - Mi sa che l'abbiamo trovata.-
    Capelli scuri. Codini e maglietta viola. La descrizione coincideva alla perfezione con i dettagli forniti dalla donna, era forse lei ?
    - Ti aspetto qui, non vorrei che si spaventasse vedendo un perfetto sconosciuto piombare così. -
    Non gli sembrò il caso di spaventarla ulteriormente con la sua presenza, le avrebbe attese entrambe lì, nel caso.

    - Parlato -
    " Pensato "


    Edited by Christopher; - 26/3/2024, 12:05
  4. .


    33 YO | Dipendente Ministeriale | Vicedirettore Uff. C.M.I. e Rappresentante Inglese alla Confederazione Internazionale dei Maghi

    Mago


    vath_0Giornata impegnativa al Ministero, l'expo BOOM aveva dato a tutti i reparti gatte da pelare e nessuno riusciva a concedersi una tregua. L'uomo era uscito dal ministero solo per andare a recuperare uno di quei "caffe", acqua sporca sarebbe stata la definizione corretta eppure non capiva come quella bevanda fosse così popolare in Inghilterra. Avendo per un quarto origini italiane Vath aveva avuto modo di provare cosa significava la vera cucina e le vacanze in Italia a villa Oliva presso la nonna materna erano state sempre accolte con gioia. Indossava un completo color mezzanotte e per entrare al Ministero della Magia avrebbe utilizzato l'ingresso dei visitatori, la cabina telefonica in Parliament Street, poiché di utilizzare un bagno pubblico e di tirare lo sciacquone non ne aveva la benché minima intenzione. Stava attraversando la strada quando qualcuna, troppo presa a guardare nella borsa impattò contro di lui facendogli rovesciare il caffè caldo sull'abito. Si guardò attorno cercando un punto dove poter riparare a quel danno con un incantesimo pulente quando la donna lo chiamò per cognome dando segno di averlo riconosciuto. Lo sguardo del ministeriale quindi virò su di lei e, ora che aveva alzato lo sguardo su di lui, poté vederla in volto riconoscendo la russa. Lo sguardo di Vath non trasmetteva nulla, eppure il volto si sarebbe aperto in un sorriso. «Net problem, gospozha Stoynova.» Avrebbe replicato nella lingua natale della russa. L'inflessione anglosassone che possedeva alcuni anni prima era sparita e, facendosi da parte si sarebbe levato da in mezzo alla strada poiché da un momento all'altro sarebbe scattato il semaforo rosso. Ritornando all'inglese l'uomo avrebbe fatto un cenno con la mano alla donna. «Prego, se vuole possiamo spostarci in un posto piu tranquillo.» Un leggero sorriso sarebbe comparso a quell'invito.
    «Parlato»
  5. .


    38 YO | GUARITORE | ELEMENTALE TENEBRE; TRACCIATURA

    MAGO


    3678e2ac790b5c8561e89c9c7a3b5581
    Un caffè al volo preso appena sveglio.
    Un acquisto fatto in una libreria vicino a casa sua, e altre due cose prese di fretta e furia a Diagon Alley per il suo lavoro.
    Il resto della giornata era libero. Privo di qualsiasi forma d'impegno o di cose arretrare da fare, dato che avevano la tendenza ad accumularsi sempre ogni qual volta che aveva un po' tempo libero per riposarsi, quasi come fosse un dispetto divino.
    E la poca voglia di tornare subito a casa spinse il mago a sgranchirsi un po' le gambe. Passeggiava quindi con il libro nuovo sotto braccio, alla ricerca di un posto a sedere su una delle tante panchine presenti ad Hyde Park, che complice forse il bel tempo, tornato a farsi vivo dopo svariati giorni di freddo e pioggia, stranamente quel giorno erano quasi tutte occupate.
    Ormai, fortunatamente, l'inverno era quasi pronto ad uscire di scena lasciando alla primavera l'onore del prossimo atto; presto avrebbe portato con se i primi caldi, oltre che a ridare vita all'intero ecosistema naturale, scuotendolo delicatamente dal torpore dei mesi freddi.
    Dopo svariati tentativi riuscì a trovare un posticino dove potersi sedere in santa pace all'aria aperta e a godersi quei raggi salubri che male, di certo, non gli avrebbero fatto.
    Si sbottonò appena i primi due bottoni del giaccone e lasciò intravvedere al di solito di esso un maglione blu scuro a collo alto.
    Accavallò le gambe, mettendosi in una posizione comoda ed incominciò a leggere alcune righe di una guida che parlava di Pozioni e Alchimia attraverso i secoli, un argomento all'apparenza monotono e pesante ma che a lui piaceva ed interessava.
    Ne lesse lentamente soltanto alcune pagine senza troppi problemi o fonti di distrazioni, ma qualche attimo più tardi, le sue orecchie udirono una voce femminile chiamare qualcuno a squarciagola, per poi guardarsi attorno con una strana espressione disperata dipinta sul volto che poté notare non appena passò di lì.
    Scrollò le spalle, facendo finta di niente e tornando alla sua lettura, ma l'ennesima distrazione di troppo lo fece scattare in piedi come una molla. Qualcosa dalla forma non ben definita era sfrecciato vicino al Crawford per poi fiondarsi sotto la panchina del guaritore, accompagnato dal rumore di uno strano fruscio. Ed era quasi convinto che quella figura indistinta avesse pure una coda.
    - Che cos'è ? -
    Chiuse di colpo il tomo e si abbassò per un momento sulle ginocchia, scrutando attentamente al di sotto di essa senza trovarvi nulla.
    Ma la sua attenzione ricadde su di un groviglio di piante sempreverdi attorcigliati fra loro, non troppo lontane da dov'era lui.
    Si accorse che su di un lato del cespuglio era presente un buco, dove qualunque creatura sarebbe potuta entrarvi per nascondersi facilmente alla vista di tutti.
    Si era forse rintanato lì dentro ?

    - Parlato -
    "Pensato"

    Zoy.
    PS: ho letto la scheda di Zoya, visto che hanno frequentato la stessa scuola anche se smistati in casate diverse e con due anni di differenza, se vuoi sentiti libera dire che si conoscono :f:

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    CITAZIONE (Zoy. @ 13/3/2024, 13:57) 
    Meh appena mi approvano. Non saprei però come mai esser li in alternativa da qualsiasi altra parte (?)

    Va benissimo, possiamo farli incontrare da qualsiasi altra parte che non sia il San Mungo.
    Tempo di farmi venire in mente qualche idea e apro :B):
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    Nuova pg, player usata. Sarà divertene giocare ancora insieme ;)
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    Benvenutaaaaaaaaaaaaaaaaaaa, io sono Chiara (non so se ci siamo già viste in qualcun'altro gdr, lo scopriremo con il tempo)
    Non vediamo l'ora di vedere il tuo pg storico! Anche se ho visto che hai prenotato due pv tra cui Chris Evans (urlo)
    Ehhh niente, quando e se vorrai ti aspettiamo su telegram <3
    Buona creazione e sarò sempre disponibile a giocare, quando vuoi ^_^
  9. .
    Ma ciao! Benritorvata!
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    Ben ritrovata dear 🩵
    Non vedo l’ora di tornare a giocare v.v
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    Benvenuta, io sono Norman, lo spacciatore di artefatti oscuri del gdr uwu
    Ti auguro una buona permanenza, e, nel caso volessi qualche oggettino antico o legato alla magia nera, fai pure un salto da me a Magie Sinister, non appena avrò aperto ufficialmente i battenti uwu
  12. .
    Benvenutissima! Sono Andrea, e ti do il benvenuto in questa bellissima famiglia! Questo qui è uno dei miei pg, il prof di trasfigurazione, Howard!
    Non vedo l’ora di vedere questo pg storico che porterai, visto che in effetti non penso di aver mai giocato con te! E magari ci becchiamo in gioco!

    Tanti tanti bacini e biscottini di benvenuto!
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    Aaaaaaaaa

    Benvenutaaaa
13 replies since 25/1/2022
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